Palermo Panorama
Valerie Krause, Carmelo Nicotra, Timothée Schelstraete
Haus der Kunst, Palermo
01 09 - 30 09 2020
Negli ultimi anni Palermo vive una rivoluzione urbanistica che sembra accelerare di mese in mese. Il centro storico ha svelato tutto il suo potenziale attrattivo e, sull’onda del riconoscimento da parte dell’Unesco del patrimonio architettonico arabo-normanno, ha incentivato la pedonalizzazione di piazze e vie, avviando cantieri, ristrutturando palazzi storici e prestando inevitabilmente il fianco al rischio di gentrificazione. Questi forti cambiamenti urbanistici sono caratterizzati da una spinta centripeta che difficilmente tiene conto dei bisogni dei quartieri limitrofi al centro e alle periferie.
La Zisa è uno di quei quartieri che si trovano proprio a ridosso del centro storico, per secoli parco oltre le mura cittadine come ci ricordano il Palazzo della Zisa edificato dai Normanni e le ville realizzate nella stagione del Liberty.
Si tratta di una zona che oggi si presenta molto diversificata, da un lato la forte presenza multietnica, le vivaci vie-mercato, gli edifici realizzati durante il boom edilizio degli anni ’60 e zone più degradate con un alto tasso di dispersione scolastica.
In questo contesto sorgono i Cantieri Culturali alla Zisa. La Zisa può essere considerata, quindi, a ragione uno dei quartieri simbolo di Palermo in cui coesistono realtà sociali, storiche, culturali, ma anche architettoniche diverse. Nel 1803 Karl Friedrich Schinkel scelse una delle terrazze dei suoi edifici (forse proprio il Palazzo della Zisa, o, più probabilmente, il convento dei frati Cappuccini) come punto di vista privilegiato per la stesura del celebre diorama “Panorama von Palermo”, una summa di quella che poi Guy de Maupassant definirà un museo dell’architettura riferendosi alla città di Palermo e alla Sicilia tutta.
Questo è il contesto del progetto organizzato dal Goethe-Institut e dall'Institut français e in collaborazione con il Verein Düsseldorf Palermo e. V., che prevede la presenza contemporanea a Palermo, nel mese di settembre 2020, di tre artisti di nazionalità diverse che vivranno la città proprio a partire dal quartiere Zisa e dai Cantieri Culturali alla Zisa.
Le opere d’arte realizzate durante il periodo di residenza verranno presentate a novembre in una mostra all’interno degli spazi espositivi degli stessi Cantieri Culturali.
Le opere di Valerie Krause (1976 Herdecke, Germania, vive e lavora a Düsseldorf) prendono spunto dalla quotidianità e dal paesaggio urbano. Scultrice, utilizza diversi materiali per le sculture astratte (gesso, cemento, acciaio, alluminio, bronzo, legno) e ad esse accosta fotografie che le indicizzano trasformando l’asetticità di materiali come il cemento e l’acciaio in esperienze emozionali.
Il siciliano Carmelo Nicotra (1983 Favara, Italia, vive e lavora a Favara) utilizza diversi media, dalla scultura al video, dalla pittura e all’installazione. Minimo comune denominatore delle sue opere è l’osservazione della realtà a lui vicina, che l’artista indaga da punti vista diversi come quello antropologico, dei costumi, e quello architetturale, lo spazio che l’uomo abita.
Timothée Schelstraete (1985 Parigi, Francia, vive e lavora a Parigi), pittore, dipinge oggetti colti dall’ambiente privato e pubblico che l’artista vive per creare una collezione, una sorta di atlante pittorico, e riproporli in una nuova realtà trasfigurata. Gli elementi da lui rappresentati sono spesso frammenti di oggetto o oggetti banali che nelle sue opere svelano un’importanza nascosta e una monumentalità celata.
Con il sostegno dei Ministeri degli Affari Esteri di Francia e Germania
Fondo Eliseo per la collaborazione franco-tedesca
In den letzten Jahren erlebt Palermo eine urbanistische Revolution, die sich von Monat zu Monat zu beschleunigen scheint. Die Altstadt hat ihr ganzes Anziehungspotential entfaltet, nachdem die Unesco das architektonische Erbe aus der arabisch-normannischen Zeit anerkannt hat. Straßen und Plätze sind in Fußgängerzonen umgewandelt worden, überall sind Baustellen entstanden und alte Palazzi renoviert worden – mit der Folge der Gefahr der Gentrifizierung. Diese großen urbanistischen Veränderungen vernachlässigen allerdings Viertel in direkter Altstadtnähe und in der Peripherie.
Die "Zisa" ist genau eines der Viertel, die sich in der unmittelbaren Nähe der Altstadt befinden, über Jahrhunderte eine parkähnliche Landschaft außerhalb der Stadtmauer darstellten, wie eindrücklich auch der "Palazzo della Zisa" symbolisiert, der von den Normannen erbaut wurde.
Dabei handelt es sich um ein Areal, das sich heute als recht diversifiziert darstellt, einerseits durch eine multiethnische Präsenz, lebhafte Einkaufs- und Marktstraßen und andererseits durch einen Bauboom in den 1960er Jahren und heruntergekommene Gegenden mit hohen Schulabbrecherquoten.
In diesem Umfeld liegen auch die "Cantieri Culturali alla Zisa", in denen sich auch das Goethe-Institut und das Institut français befinden.
Im September 2020 werden drei Künstler*innen aus drei verschiedenen Ländern die Stadt Palermo aus dem Viertel Zisa und dem Areal der Cantieri Culturali alla Zisa heraus erleben.
Im November 2020 werden dann die entstandenen Kunstwerke gezeigt.
Die Werke von Valerie Krause (geboren 1976 in Herdecke, Deutschland, lebt und arbeitet in Düsseldorf) werden vom Alltag und der Stadtlandschaft angeregt.
Als Bildhauerin benutzt sie verschiedene Materialen für abstrakte Skulpturen (Gips, Zement, Stahl, Aluminium, Bronze, Holz), denen sie Fotografien gegenüberstellt, die die Sterilität des Materials wie Zement und Stahl in emotionale Erlebnisse verwandeln.
Der Sizilianer Carmelo Nicotra (1983 Favara, Italien, lebt und arbeitet in Favara) benutzt verschiedene Darstellungsformen von der Skulptur bis zum Video, von der Malerei bis zur Installation. Kleinster gemeinsamer Nenner seiner Werke ist die Beobachtung der ihn umgebenden Wirklichkeit, die der Künstler aus verschiedenen Perspektiven untersucht, wie der anthropologischen, der der Bräuche, der architektonischen, dem Raum, den der Mensch bewohnt.
Timothée Schelstraete (1985 Paris, Frankreich, lebt und arbeitet in Paris), Maler, malt Gegenstände aus seinem privaten aber auch dem öffentlichen Umfeld, um eine Kollektion zu schaffen, die eine Art Malereiatlas darstellt. Die von ihm gemalten Elemente sind oft Fragmente von Gegenständen oder banale Objekte, die aber in seinen Werken eine verborgene Bedeutung und verdeckte Monumentalität enthüllen.
Mit Unterstützung der Außenministerien Frankreichs und Deutschlands
Deutsch-Französischer Kulturfonds
Verein Düsseldorf – Palermo e.V.
Sittarder Straße 5
Düsseldorf, DE
duesseldorfpalermo@gmail.com
Haus der Kunst
Cantieri Culturali Alla Zisa
Via Paolo Gili 4
Palermo, IT